Fiordaliso a "Scusate il disordine Show" su DeejayFox Radio Station

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Fiordaliso a "Scusate il disordine Show" su DeejayFox Radio Station

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Pubblicato da Redazione DeejayFox Radio in News · Domenica 09 Giu 2024
Tags: FiordalisoCantautricePopGrandeFratello2024Evergreen
FIORDALISO A DEEJAYFOX RADIO STATION

Segnatevi questa data!  Martedì 11 giugno alle ore 21:00 vi aspettiamo per un evento imperdibile: un’intervista esclusiva con la straordinaria cantautrice "Fiordaliso"!

Durante questa serata speciale, Fiordaliso ci svelerà i retroscena più intriganti e inediti della sua esperienza al "Grande Fratello" 2024, dove è stata una delle protagoniste assolute, lasciando un segno indelebile nel cuore dei telespettatori. Scopriremo aneddoti, curiosità e momenti emozionanti vissuti all'interno della casa più famosa d'Italia.

Ma non finisce qui! Ripercorreremo insieme i momenti più significativi della sua carriera artistica, esplorando le tappe che l'hanno resa una delle voci più amate e rispettate nel panorama musicale italiano. Dalle sue prime esibizioni ai successi che l'hanno consacrata, Fiordaliso ci racconterà i retroscena delle sue canzoni più celebri e delle collaborazioni che hanno arricchito il suo percorso.

Preparatevi a un viaggio nel tempo tra ricordi, emozioni e musica, guidati dalla voce e dal carisma di Fiordaliso. Non mancate a questo appuntamento unico, che promette di regalarci una serata indimenticabile!

Vi aspettiamo numerosi per condividere insieme questo momento speciale. Seguiteci e preparate le vostre domande, perché avrete anche voi l'opportunità di interagire con Fiordaliso durante l'intervista. A presto!

FiORDALISO

Il prosieguo degli anni 1980....

Nel 1985 partecipa, per la quarta volta consecutiva, al Festival di Sanremo, con un intenso e autobiografico brano Il mio angelo, che raggiunge però un modesto successo di vendite. Il brano sanremese (molto diverso dalle atmosfere del brano dell'anno precedente e scritto appositamente per lei da Luigi Albertelli e Enzo Malepasso) è dedicato al figlio primogenito Sebastiano, che l'artista piacentina ha dato alla luce all'età di 16 anni.[1]

Subito dopo il Festival viene pubblicato il nuovo album, A ciascuno la sua donna, nel quale interpreta 9 canzoni inedite scritte da Luigi Albertelli e Enzo Malepasso e dai cantautori Dario Baldan Bembo, Fabio Concato, Enrico Ruggeri e Zucchero Fornaciari. Inoltre reinterpreta una canzone, Sarà migliore, originariamente scritta nel 1983 per il cantante Valentino da Vasco Rossi e Lucio Quarantotto, il cui video dal vivo viene scelto come sigla TV di una trasmissione musicale di Italia 1. L'album, molto curato nella veste grafica affidata a Luciano Tallarini, ottiene un discreto successo radiofonico e di vendite.

Nella primavera dello stesso anno partecipa a Un disco per l'estate con Sola no, io non ci sto, tratto dall'album A ciascuno la sua donna. Quest'ultimo brano viene pubblicato su singolo in Spagna e America Latina con il titolo Sola no yo no se estar e riscuote anch'esso un discreto successo, sull'onda del quale viene pubblicato l'adattamento in spagnolo dell'album A ciascuno la sua donna, che per questi mercati prende il titolo Sola no, yo no se estar.

Nel 1985 esce in Messico un 45 giri Vive col quale coglie un grosso successo discografico e per il mercato nordeuropeo un 45 giri Quando dormi entrambi i brani scritti da Albertelli-Malepasso e mai pubblicati in Italia.

Al termine del tour estivo parte il suo primo tour mondiale che, oltre all'Europa, tocca il Sudamerica, Russia, Cina e Giappone. A fine tour viene pubblicato un album live dal titolo Dal vivo per il mondo, che ne celebra i momenti migliori. Oltre ai suoi successi, il nuovo lavoro contiene un medley di vari cantautori italiani, in cui l'artista mette in luce le sue ottime qualità di interprete, l'inedito in lingua inglese You know my way, e Sola no, yo no se estar, versione spagnola di Sola no, io non ci sto.

Nell'intento di imporla definitivamente, nel 1986 la Durium la fa partecipare nuovamente al Festival di Sanremo, con il brano Fatti miei. Quest'ultimo, musicato da Zucchero Fornaciari, che si firma con lo pseudonimo di Malise, ed Enzo Malepasso su testo di Luigi Albertelli viene realizzato da Michele Torpedine e arrangiato da Peppe Vessicchio. Il brano, pur di buona fattura, non riscuote significativi riscontri commerciali. Subito dopo la partecipazione al Festival, viene ristampato l'LP Dal vivo per il mondo con Fatti miei, al posto di You know my way.

Nella primavera dello stesso anno promuove e prende parte in prima persona all'album Cantando per la mamma, al quale collaborano anche Nino D'Angelo, Pupo, Fausto Leali, Giuseppe Cionfoli, Roberto Soffici e il gruppo femminile Toys for Boys. Il ricavato del disco verrà devoluto all'Istituto per ragazze madri Villaggio della madre e del Fanciullo abbandonato di Milano, presso il quale l'artista visse e diede alla luce il suo primo figlio nel 1972.

In autunno, Fiordaliso partecipa a Premiatissima '86 in coppia con Pupo, presentando La vita è molto di più. Il brano, un duetto tratto dall'omonimo album di Pupo, precedentemente scartato dalla commissione di Sanremo '86, arriva in finale e si piazza al terzo posto.

Nello stesso anno, collabora all'album del cantautore messicano Lorenzo Antonio duettando ne El idioma del amor, versione spagnola di We've got tonight di Bob Seger (portato al successo in Italia da Gianni Morandi e Amii Stewart col titolo Grazie perché); l'album in questione giunge ai primi posti delle classifiche messicane trainato dal duetto.

In Sudamerica e in Spagna escono due singoli Desde Hoy (versione spagnola di Fatti miei), e "Siento" (mai tradotto in italiano) e due LP Canta en español per la Spagna e Fiordaliso, per il Messico contenenti i due brani e adattamenti in lingua spagnola di alcuni brani tratti dalle precedenti produzioni.

Nel 1987 Fiordaliso non partecipa al Festival di Sanremo: il brano che inizialmente sembra esserle destinato, Quello che le donne non dicono, viene invece affidato all'interpretazione di Fiorella Mannoia, che ne ricaverà il suo massimo successo popolare.

«Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone gli autori della canzone, volevano affidarmela per Sanremo. Poi scelsero Fiorella Mannoia, perché, a loro avviso, dopo il successo di Non voglio mica la luna, dissero che ormai ero diventata nota e troppo identificata con un pezzo e un genere troppo commerciali.»[2]

Esce in primavera il suo terzo album in studio, intitolato Fiordaliso, contenente dieci brani, a cui Fiordaliso partecipa, insieme a Luigi Albertelli alla scrittura dei testi di sette brani. L'album, arrangiato da Dado Parisini, curato nella veste grafica da Luciano Tallarini e prodotto da Luigi Albertelli è dedicato alla nonna, da poco scomparsa, al cui ricordo la cantante è molto legata.

Il canto dell'estate, il singolo estratto composto da Umberto Smaila e Enzo Malepasso su testo di Luigi Albertelli, viene presentato a Un disco per l'estate. Vengono, inoltre, utilizzati per la promozione i brani Vicino al cielo (adattamento di Touch of Paradise, del cantautore australiano John Farnham) e l'autobiografica I giorni dell'addio, una delle sue migliori interpretazioni.

Dopo il tour estivo, Fiordaliso intraprende un tour invernale, durante il quale si esibisce nei teatri e nei palasport di tutta Italia. In quello stesso anno, la cantante prende parte, insieme a Paolo Mengoli, a un programma radiofonico che va in onda tutte le domeniche su Radio 1.

Sempre nel 1987, vengono pubblicate due nuove raccolte destinate al mercato latino dove è molto popolare: la prima, intitolata semplicemente Fiordaliso, destinata al pubblico di lingua spagnola del mercato statunitense, e l'altra, dal titolo Otra historia de amor, esce invece in Messico.

Nel 1988, dopo la chiusura della Durium, firma un contratto con la major EMI alla quale giunge su interessamento di Toto Cutugno che diventa il suo nuovo produttore. Ne segue un cambio di immagine e di stile musicale, diverso da quello pop-rock del periodo Durium.

Fiordaliso ritorna in gara al Festival di Sanremo, dove presenta Per noi, scritto interamente da Cutugno e si classifica all'8º posto. Il pezzo, un duetto con Claudio Cabrini, cantante dalla potente timbrica simile a quella di Fausto Leali, ottiene un timido successo discografico. Il brano era stato scritto originariamente per Leali il quale dopo averlo provinato decise di incidere "Mi manchi". La tournée e il progetto per la realizzazione di un nuovo album vengono interrotti perché Marina è in attesa del suo secondo figlio, che nascerà all'inizio dell'anno successivo.

Il 3 gennaio 1989 nasce infatti Paolo Alberto, e subito dopo Fiordaliso partecipa, per la settima volta, al Festival di Sanremo, dove presenta per il secondo anno consecutivo un pezzo firmato da Toto Cutugno, intitolato Se non avessi te, che si piazza al 6º posto e ottiene un buon successo di vendite, con otto settimane consecutive di permanenza nella Top 20 dei 45 giri più venduti, raggiungendo per due volte la posizione #10.

Nella primavera del 1989 esce un album antologico intitolato Io...Fiordaliso, che comprende sette brani già pubblicati con la Durium, Per noi e gli inediti Se non avessi te e Ora che ci sei, pubblicati su 45 giri.


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